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Strutture per esterni Bologna

Il legno lamellare nelle strutture da esterno: pregi e caratteristiche

24 Febbraio 2017 da Matteo Ori 20 commenti

Veranda in legno autoportante pun Daimò
Veranda in legno lamellare autoportante con smalto elastico pub Daimò

Il legno lamellare: cos’è

Il legno lamellare è legno naturale lavorato a livello industriale per conservare i pregi, ma anche per migliorare alcuni svantaggi propri del legno massello.

La lavorazione avviene tramite incollaggio di un minimo di tre lamelle (o strati) di legno a fibre contrapposte, così da ottimizzare le tensioni della singola tavola in legno massello e ottenere un prodotto finale più stabile e più elastico.

Con questo stratagemma si possono superare in spessore anche i limiti dimensionali per le travi di legno massello, vantaggio fondamentale nel settore edilizio. Pensa a un tronco di abete, pino o larice: difficile che superi i 25-30 cm. di diametro, giusto? Grazie al legno lamellare questi limiti non esistono più e si possono raggiungere spessori superiori a 1 metro di altezza. 😉

La normativa europea che regola i requisiti per il legno lamellare incollato da impiegare nelle strutture portanti è la UNI EN 14080.

Pregi del legno lamellare

Le caratteristiche tecniche specifiche variano molto a seconda del materiale con il quale vengono composte le travi di legno lamellare. Sulla base della nostra scelta su legno di abete rosso proveniente da fornitori certificati possiamo individuare alcuni pregi fondamentali:

  1. leggerezza del materiale (molto più leggero del cemento, ma anche dell’acciaio);
  2. resistenza meccanica uniforme che unitamente alla resistenza statica gli conferiscono notevoli proprietà anti sismiche;
  3. isolamento termico naturale;
  4. isolamento acustico naturale;
  5. resistenza a fattori esterni: la pellicola carbonizzata che ricopre il legno protegge da agenti esterni, sia climatici sia inquinanti;
  6. resistenza al fuoco: il modo in cui viene trattato questo tipo di legno fa’ in modo che le strutture in legno lamellare in caso di incendio si comportino alla pari, se non meglio, di strutture in calcestruzzo armato (cioè carbonizzano ma non infiammano);
  7. facilmente riciclabile: il legno lamellare rimane pur sempre legno, con tutti i vantaggi ecologici che questo materiale porta con sè.

Difetti

  1. Instabilità dimensionale: soprattutto l’umidità può insinuarsi tra il legno e lo strato carbonizzato che lo ricopre. Questo può portare alla screpolatura del coprente, limitando così le sue funzionalità.
  2. Deperibilità biologica: il legno è naturalmente soggetto a muffa e funghi, ecco perché si prevede solitamente una manutenzione programmata.

Manutenzione zero

Se è vero che il legno lamellare richiede un programma di manutenzione ogni due/tre anni è vero anche che l’avvento di nuove vernici e lacche adatte a evitare il deperimento del legno permettono di eliminare completamente i programmi di manutenzione.


Per approfondire questo argomento ti consiglio di leggere il mio post: Tettoie in legno senza manutenzione: smalto ad acqua.


Strutture in legno lamellare su misura

Sono anni che realizzo strutture in legno da esterni nella zona di Bologna e devo dire che ho sempre ottenuto riscontri entusiastici.

All’interno del mio portfolio ho inserito quattro esempi di verande costruite in legno lamellare lavorate con smalto elastico, quindi a manutenzione zero. Sono perfette esemplificazioni di come si possa creare una struttura su misura stabile e duratura, senza rinunciare al fascino ecologico e intramontabile del legno.

Cosa ne pensi? Scrivimi nei commenti sotto 🙂


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Archiviato in:Strutture per esterni

Commenti

  1. Giuseppe Venneria dice

    8 Marzo 2019 alle 16:47

    Il legno lamellare si può usare x la copertura di un palazzo?? Come si può evitare la manutenzione biennale che sarebbe difficile e costoso x un condominio??

    Rispondi
    • Matteo Ori dice

      2 Settembre 2019 alle 18:10

      Purtroppo il legno necessita sempre di manutenzione, ad eccezione del fatto che si proceda con un trattamento di laccatura a smalto, preceduto da un fondo di cementite..
      Trattamento costoso per le grandi superfici e quindi svantaggioso economicamente rispetto all’utilizzo di materiali come l’alluminio.

      Rispondi
  2. Agostino Fabozzi dice

    25 Novembre 2019 alle 6:16

    Il legno lamellare è soggetto a tarli?

    Rispondi
    • Matteo Ori dice

      26 Novembre 2019 alle 13:25

      Buongiorno Agostino,no il legno di abete lamellare non è soggetto in alcun modo all’attacco di tarli.Tuttavia può essere soggetto all’attacco di funghi.

      Rispondi
  3. Bovo Gianpietro dice

    30 Settembre 2020 alle 11:00

    Le travi in legno lamellare di un portico possono essere attaccate dalle formiche?

    Rispondi
    • Matteo Ori dice

      26 Ottobre 2020 alle 11:40

      Certamente potrebbe capitare, in quanto essendo soggetto all’attacco di funghi anche le cimici o le formiche potrebbero attaccarlo.

      Rispondi
  4. Giulio Monni dice

    28 Giugno 2021 alle 19:59

    Le travi di legno lamellare possono essere dannggiate dalle termiti? In tal caso ci si deve rivolgere a ditte specializzate?

    Rispondi
    • Matteo Ori dice

      22 Luglio 2021 alle 14:51

      No se il lamellare è certificato.
      ne termiti ne tarli.
      Solo funghi.

      Rispondi
  5. Gianluca dice

    8 Ottobre 2021 alle 16:07

    Buongiorno, potrei utilizzare pannelli lamellari di larice per pavimentare il mio terrazzo? Sarebbe calpestabile? Sarebbe più “veloce” da posare potendo usufruire di misure più grandi, coprirebbe il pavimento sottostante che ormai è diventato “sgradevole” e coprirebbe le fughe tra le piastrelle dove crescono sempre erbette da togliere ogni anno. La manutenzione periodica non mi peserebbe.
    Grazie

    Rispondi
  6. Mattia Casali dice

    7 Dicembre 2021 alle 15:31

    Buongiorno i pannelli di legno lamellare abete possono essere utilizzati per fare delle scrivanie? Perché dopo averci fatto un ordine di un pannello da 2 MT per 80 sp 28mm mi è giunta voce da un altro falegname che è un legno Morbido se ci devi scrivi sopra non va bene. E vera questa cosa?

    Rispondi
    • Matteo Ori dice

      10 Marzo 2023 alle 0:59

      Concordo col falegname.Lo sconsiglio decisamente

      Rispondi
  7. Luciano dice

    20 Novembre 2022 alle 17:01

    Alle travi lamellari del tetto possono essere messe delle viti per fissare lampadari, o binari per faretti…. o si rischia di indebolirle ?
    Meglio metterle nella parte inferiore (quindi perpendicolare alle ‘lame’), o sul fianco (quindi parallele alla ‘lame’) ?
    Quanto lunghe rispetto alla dimensione della trave ?

    Rispondi
    • Matteo Ori dice

      10 Marzo 2023 alle 1:02

      Consiglio di applicarle perpendicolari alle lamelle, quindi sotto…
      La lunghezza delle viti non è rilevante

      Rispondi
  8. Pietro dice

    11 Dicembre 2022 alle 12:44

    Se nelle giunte delle lamelle sono presenti delle imperfezioni ,(tipo forellini), nel tempo cosa possono causare ?

    sugli infissi, (finestre portafinestra), i difetti visivi quali ( venature diversificate, giunte lamellari, tonalità di colore),
    possono essere eliminati ?

    Rispondi
    • Matteo Ori dice

      10 Marzo 2023 alle 1:06

      Non sono un problema le imperfezioni ed è normale che ci siano dei difetti nel abete o pino lamellare..
      Non m’intendo d’infissi purtroppo…consiglio d’interpellare un falegname.

      Rispondi
  9. Antonio dice

    19 Dicembre 2022 alle 7:59

    Un tetto in coppi realizzato con struttura portante in travi in legno lamellare poste lungo la pendenza della falda e tavolato di legno è interessato da copiose infiltrazioni ormai visibili su ampie fasce dell’intradosso del tavolato, oltre alla sostituzione del tavolato, richiede valutazioni sulle travi lamellari, di cui non si sa niente sulle sue caratteristiche?!

    Rispondi
    • Matteo Ori dice

      10 Marzo 2023 alle 1:07

      Decisamente si.
      Potrebbero esserci funghi nei travi portanti..

      Rispondi
  10. MARCO ULGHERI dice

    16 Febbraio 2023 alle 18:53

    La resina epossidica bicomponente (quella usata per la fabbricazione, tra altro, di tavole da surf), essendo elastica e durevole, sarebbe una buona soluzione per proteggere a lungo termine il legno lamellare da umidità e funghi?

    Rispondi
    • MARCO ULGHERI dice

      16 Febbraio 2023 alle 18:55

      Tra l’altro non nasconde le belle venature del legno, lasciando un aspetto naturale, al contrario dello smalto.

      Rispondi
    • Matteo Ori dice

      10 Marzo 2023 alle 1:08

      La trovo un’ottima idea..

      Rispondi

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