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Ecobonus 2023 del 50% per le schermature solari

Tende da sole, veneziane e zanzariere non si limitano a migliorare l’efficienza dello spazio abitativo ma sono, al contempo, una scelta conveniente. Le schermature solari rientrano fra i dispositivi inclusi nel cosidetto Ecobonus 2023, che prevede la detrazione fiscale al 50% (fino al 50% di € 278,00 al Mq) destinata ai lavori di riqualificazione energetica dei nostri edifici.
Ma, nello specifico, quali tipologie di prodotti soddisfano i requisiti essenziali? E quali sono i passaggi per usufruire dell’ecobonus?

Valore della normativa

La detrazione fiscale è la possibilità di ridurre le tasse dovute, ed è offerta al contribuente che ha sostenuto interventi volti a migliorare l’efficienza energetica di un edificio. Fra gli interventi soggetti all’ecobonus, rientrano oggi anche le installazioni di schermature solari, per le quali è possibile riconoscere specifiche prestazioni energetiche. D’altra parte, il loro contributo è evidente: durante l’estate, riducono l’irraggiamento solare che può generare situazioni di surriscaldamento; d’inverno, invece, attenuano le dispersioni termiche, contribuendo a mantenere inalterato il microclima domestico. Con il risultato di contenere le spese per l’aria condizionata, il riscaldamento e l’illuminazione.
Valido in tutta Europa, l’ecobonus per le schermature solari trova terreno fertile soprattutto in Italia, dove le condizioni climatiche e ambientali – basti pensare all’esposizione solare nei mesi più caldi – hanno un peso significativo sui consumi domestici.

Pre-requisiti dell’immobile

Per poter usufruire dell’ecobonus, l’edificio deve soddisfare alcuni requisiti:

  • Alla data della richiesta, deve essere esistente (vale a dire già iscritto al catasto o, comunque, con richiesta di accatastamento in corso);
  • Deve essere in regola con il pagamento dei tributi dovuti;
  • Se soggetto a una ristrutturazione con ampliamento, è consentito fare riferimento ai singoli commi 345, 346 e 347 solo per la parte non ampliata.
    Oltre ai fabbricati residenziali, l’ecobonus si estende anche gli immobili destinati alle attività d’impresa, come negozi, ristoranti o alberghi. Ne sono invece esclusi gli edifici in fase di costruzione e i lavori che possono annoverarsi fra gli ampliamenti ex novo.

    Chi può usufruirne

    L’ecobonus è rivolto a tutti i contribuenti aventi un reddito sul quale pagare le imposte, che possiedono – a qualsiasi titolo – l’edificio oggetto dell’intervento. Fra questi, figurano:

    • Le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni;
    • Chi vanta un diritto reale sull’immobile;
    • I condomini, se l’intervento riguarda un’area comune condominiale;
    • Gli inquilini;
    • Chi ha l’immobile in comodato d’uso;
    • I titolari di reddito d’impresa;
    • Le associazioni tra professionisti;
    • Gli enti pubblici o privati che non svolgono attività commerciale.

    In caso di cessione dell’immobile, o di assegnazione dello stesso agli eredi per decesso del proprietario, l’ecobonus è trasferibile. Resta invece in capo al conduttore, in seguito alla cessione del contratto di locazione.

    Cosa si intende per schermature solari

    Dopo aver fatto chiarezza sui prerequisiti dell’immobile e sui soggetti che possono usufruire dell’ecobonus, è essenziale riservare uno spazio ai dispositivi oggetto della detrazione fiscale. In sostanza: cosa sono le schermature solari?
    A far luce su questa definizione tecnica è ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile che, nella guida dedicata alle schermature solari [1], illustra quali caratteristiche debbano avere perché possano usufruire della detrazione fiscale al 50%:

    • Devono essere a protezione di una superficie vetrata;
    • Devono far parte in maniera stabile dell’involucro edilizio (sono quindi esclusi i dispositivi liberamente montabili e smontabili dall’utente);
    • Possono essere applicate all’interno, all’esterno o integrate alla superficie vetrata;
    • Devono essere mobili;
    • Devono essere “tecniche” (niente tende decorative, quindi).

    Per quanto riguarda le schermature esterne che non sono combinate con vetrate, vengono escluse dall’ecobonus quelle poste con orientamento NORD. Per le chiusure oscuranti, invece, sono validi tutti gli orientamenti.
    In pratica, rientrano nel piano di detrazione fiscale le tende da sole, le pergole in tessuto, le capottine mobili, i sistemi oscuranti (veneziane, tapparelle, persiane) e persino le zanzariere, a patto sia riconosciuto loro uno specifico “fattore solare”, che ne definisce il grado di efficienza energetica e la classe di appartenenza.

    Aspetti fiscali

    Dal punto di vista prettamente fiscale, l’ecobonus si esprime sotto forma di agevolazione con detrazione Irpef, per una quota pari al 50% delle spese sostenute, fino a un importo massimo di 60.000 euro. L’imponibile è quindi di 92.307 euro, installazione inclusa, e la detrazione si svilupperà in 10 rate annuali di pari importo.

    Documentazione necessaria

    Per fruire dell’ecobonus, l’utente deve espressamente richiedere al rivenditore:

      • Una schermatura solare a marchio CE;
      • La dichiarazione che la stessa sia conforme alla normativa prevista;
      • La fattura con la chiara indicazione del nome del prodotto;
      • Le dimensioni della schermatura;
      • Il costo di posa;
      • Il fattore solare (G tot) di ogni schermatura.

    Il contribuente dovrà avere cura di conservare tali documenti, insieme a:

    • Fatture relative alle spese sostenute (costo della schermatura e dell’installazione);
    • Ricevuta del bonifico bancario o postale recante, come causale, il riferimento alla legge finanziaria 2007, completa di numero e data della fattura, oltre che dei dati del richiedente e del beneficiario del bonifico;
    • Ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA* (ossia il codice CPID, se la documentazione è stata trasmessa via web, oppure la ricevuta della raccomandata postale);
    • Schede tecniche;
    • Originali inviati all’ENEA, firmati dal tecnico e/o dal cliente.

    Tale documentazione dovrà quindi essere presentata al proprio consulente fiscale (commercialista o CAAF).
    * Entro 90 giorni dal termine dei lavori, l’utente ha l’obbligo di trasmettere ad ENEA la richiesta di detrazione, comprensiva della scheda descrittiva dell’intervento. Per l’invio delle richieste, è possibile collegarsi al portale dedicato.

    Prospettive future: ecobonus 2023

    La detrazione fiscale al 50% è stata confermata per il 2023.

Cell. Matteo per appuntamento:
+39.328.00.62.142
Mail: info@naturalwood.it

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