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Strutture per esterni Bologna

Pergola Bioclimatica-Edilizia Libera

2 Settembre 2019 da Matteo Ori Lascia un commento

Ci tengo a parlare del fatto che spesso molte persone che vogliono comprare una Pergola Bioclimatica mi chiedono se si può fare senza permesso comunale.

La risposta nel 50% dei casi è NO.

Dico il 50% dei casi perché fanno eccezione alcuni comuni che ha deciso di liberalizzare questo tipo di strutture.

Nel 50% dei casi si può realizzare una Pergola Bioclimatica se si fa un intervento di edilizia libera.

Pergolato in alluminio bianco

Molto spesso, quando occorre realizzare interventi edili “non pesanti”, sorgono dubbi ai cittadini sul fatto se sia necessario o meno richiedere o quanto meno comunicarlo al comune. Inoltre, se necessaria, la comunicazione può essere fatta dal semplice cittadino o accompagnata da un’apposita relazione a firma di un tecnico abilitato?

A dire il vero il testo unico sull’edilizia (dpr 380/2001) già definisce le categorie di intervento realizzabili liberamente, i cosiddetti interventi in Edilizia libera, ma si tratta di categorie di interventi e non di specifiche opere da realizzare o elementi da adottare. Quindi molto spesso sorgevano dubbi interpretativi proprio perché (almeno fino ad oggi) non esisteva una classificazione precisa di ogni opera.

Finalmente le regole sono cambiate. Ormai da più di un anno la Conferenza unificata Stato-Regioni ha siglato l’accordo sul glossario unico con l’esatta definizione degli interventi che non richiedono titolo abilitativo.

Ricordiamo che un intervento in edilizia libera è un intervento che non prevede la necessità di alcun titolo abilitativo e non richiede, quindi, permesso di costruire, SCIA o CILA.

Prima di analizzare il glossario unico, ricordiamo cosa prevede il testo unico per l’edilizia.

Interventi edilizia libera secondo il dpr 380/2001

Il dpr 380/2001 (testo unico edilizia) definisce all’art. 6 le diverse categorie di interventi realizzabili in edilizia libera.

In particolare, fatte salve alcune eccezioni, possono essere senza alcun titolo abilitativo i seguenti interventi:

  1. gli interventi di manutenzione ordinaria
  2. gli interventi di installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW;
  3. gli interventi volti all’eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di ascensori esterni, ovvero di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio;
  4. le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico, ad esclusione di attività di ricerca di idrocarburi, e che siano eseguite in aree esterne al centro edificato;
  5. i movimenti di terra strettamente pertinenti all’esercizio dell’attività agricola e le pratiche agro-silvo-pastorali, compresi gli interventi su impianti idraulici agrari;
  6. le serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, funzionali allo svolgimento dell’attività agricola;
  7. le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni (Pergotenda,Pergola Bioclimatica)contenute entro l’indice di permeabilità, compresa la realizzazione di intercapedini interamente interrate e non accessibili, vasche di raccolta delle acque, locali tombati;
  8. i pannelli solari, fotovoltaici a servizio degli edifici fuori della zona A) di cui al dm 1444/68;
  9. le aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici.

Sono considerati interventi in edilizia libera, ma necessitano una comunicazione di avvio lavori al comune, anche le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a 90 giorni.

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Marcatura CE e la classe di resistenza al vento delle tende da sole

30 Agosto 2017 da Matteo Ori Lascia un commento

Oggi spiego la marcatura CE e la classe di resistenza al vento delle tende da sole e perché è importante acquistare un prodotto certificato.

La marcatura CE delle tende da sole, è obbligatoria dal 01/03/2006, certifica che il prodotto è stato testato alla prova di “Resistenza al carico del vento”, con il metodo di prova previsto dalla norma UNI EN 1932, per capire i requisiti di prestazione stabiliti dalla norma UNI EN 13561.

La resistenza al vento è un fattore importante non solo per la durata nel tempo della tenda, ma anche in termini di sicurezza. In caso di danni fisici e materiali alle persone e cose, la responsabilità civile e penale è a carico del cliente finale.

Ogni schermatura solare ha una propria classe di resistenza al vento, che le viene attribuita dopo averla sottoposta a severi test di laboratorio prescritti dalle normative europee.

Classi di resistenza al vento

▪Classe 1 = velocità del vento 28 km/h – 40 N/m – Scala di Beaufort 4 Vento moderato “Sollevamento di polvere e carta. I rami sono agitati.”
▪Classe 2 = velocità del vento 38 km/h – 70 N/m – Scala di Beaufort 5 Vento teso “Oscillano gli arbusti con foglie. Si formano piccole onde nelle acque interne.”
▪Classe 3 = velocità del vento 49 km/h – 110 N/m – Scala di Beaufort 6 Vento fresco “Movimento di grossi rami. Difficoltà ad usare l’ombrello.”

Questo non significa, che acquistando una tenda da sole a bracci in Classe 3 tu la possa lasciare aperta anche con il vento.

Per la sicurezza è sempre meglio chiudere la tenda in presenza di vento. Un colpo di vento forte e improvviso, di valore superiore a quello per il quale la tenda è stata certificata, può sempre capitare e creare una situazione di pericolo.

Come puoi verificare se la tua tenda da sole, tenda veranda o zanzariera è conforme ai requisiti di resitenza al carico del vento ?
Deve avere innanzitutto 2 etichette CE con indicato: il nome del costruttore della tenda, il riferimento alla norna UNI EN 13561, il modello, la classe di resistenza al vento e l’anno di costruzione.
Una deve essere applicata direttamente sul prodotto e un’altra etichetta si deve trovare nel manuale uso e manutenzione, assieme alla dichiarazione di conformità del produttore.

Visita la nostra pagina sulle Tende da sole!

 

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Progettazione

1 Luglio 2017 da Matteo Ori Lascia un commento

L’importanza del rilievo 

Per una realizzazione di un pergolato, veranda o gazebo, da inserire in un contesto abitativo (un terrazzo, un balcone, un giardino) è molto importante fare una misurazione dettagliata del luogo in cui si deve realizzare la struttura d’arredo.

Misurare larghezza e altezza della facciata della casa tenendo in considerazione gli ostacoli presenti: pluviali del tetto presenti, finestre con davanzali sporgenti, porte finestre, ante apribili e relative sporgenze quando ruotano per aprirsi e chiudersi.

Misurare la sporgenza e la larghezza della superficie (terrazza, balcone o giardino) su cui si realizzerà la struttura d’arredo,tenendo conto dei parapetti, ringhiere, siepi, pozzetti, buffe o eventuali canali d’irrigazione, o canaline elettriche se ci sono.

 

Esempio di contesto abitativo per realizzazione di Soppalco in legno

Disegno quotato dello stato di fatto

A questo punto è molto importante disegnare fedelmente quello che si ha misurato e si ha fotografato precedentemente sul luogo di lavoro.

Importante disegnare in scala non tralasciando alcun dettaglio, cercando di allargare il quadro d’insieme oltre alla zona di pertinenza costruttiva, in modo da poter avere una miglior prospettiva.

Riproduzione fedele in scala.

Progetto della struttura d’arredo

A questo punto il gioco è fatto,inizia la parte creativa e costruttiva del disegno.

In base al prodotto che si vuole realizzare (Pergolato, veranda, gazebo, tettoia, soppalco, mobile da esterno) basta disegnare con le giuste proporzioni il nostro arredo,facendoci così un’idea chiara e sicura sin dal principio di come verrebbe.

 

Soppalco in legno da realizzare

Esecuzione

La realizzazione è una semplice lettura di istruzioni che ci mette al sicuro da incognite e che porterà a un risultato sicuro.

Soppalco realizzato

Per valutare le nostre realizzazioni a progetto ti consiglio di visitare la nostra pagina sulla realizzazione di arredi personalizzati.

Se vuoi sapere cosa ti è possibile costruire senza burocrazia visita la pagina su edificabilità e permessi comunali.

 

 

 

 

 

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Il legno lamellare nelle strutture da esterno: pregi e caratteristiche

24 Febbraio 2017 da Matteo Ori 20 commenti

Veranda in legno autoportante pun Daimò
Veranda in legno lamellare autoportante con smalto elastico pub Daimò

Il legno lamellare: cos’è

Il legno lamellare è legno naturale lavorato a livello industriale per conservare i pregi, ma anche per migliorare alcuni svantaggi propri del legno massello.

La lavorazione avviene tramite incollaggio di un minimo di tre lamelle (o strati) di legno a fibre contrapposte, così da ottimizzare le tensioni della singola tavola in legno massello e ottenere un prodotto finale più stabile e più elastico.

[Leggi di più…]

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Il trattamento efficace per le tettoie in legno: smalto ad acqua

21 Febbraio 2017 da Matteo Ori 1 commento

Casetta in legno decapata bianca con coperto fisso in legno e finiture in inox

Solo due anni e mezzo fa ho scritto un articolo sulle tecniche di verniciatura del legno, ma oggi mi vedo a dover creare un nuovo post, per aggiornare ciò che è cambiato.

Con l’avvento di strutture per esterni in materiali freddi come ferro e alluminio, si è anche registrato un calo di richiesta per le tettoie in legno classiche, così come delle verande e pergolati in legno. [Leggi di più…]

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